Mercoledì 20 agosto, terzultimo grande evento per la XLI edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, che ospita la ragazza del Piper, col suo ultimo progetto, in Piazza Duca degli Abruzzi, alle ore 21,30
Ultime tre giornate di grandi eventi per la XLI edizione del Festival Internazionale di Mezza Estate, in Tagliacozzo. Mercoledì 20 sarà Patty Pravo con il suo ultimo progetto “Ho provato tutto”, a calcare il palcoscenico posto in piazza Duca degli Abruzzi. Il F.I.M.E. è, infatti, un festival composito, costruito in tanti anni, che oggi continuare a godere delle ragioni estetiche dettate dalla direzione artistica e generale di Jacopo Sipari e Luca Ciccimarra, nonché dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio, realizzate grazie alle istituzioni, in primis il Ministero della cultura, la Regione Abruzzo, il Comune di Tagliacozzo, e la sinergia con istituzioni quali la Sinfonica Abruzzese, resident orchestra e l’ Accademia musicale di Alto perfezionamento vocale “Adalo”, diretta da Donata D’Annunzio Lombardi e allo storico sostegno della Banca del Fucino.
Patty Pravo è una voce regina della musica italiana. Diva per antonomasia della canzone, di cui resta protagonista indiscussa, il concerto prende il titolo dall’ultima canzone dell’artista, scritta da Francesco Bianconi e prodotta da Taketo Gohara, “Ho provato tutto”, una fotografia nitida ed esplicita delle esperienze più intense vissute dall’artista e tratteggia il suo percorso più intimo e personale. Ho provato tutto, infatti, è un brano che non lascia spazio ai sottintesi: parla di una vita vissuta all’insegna dell’esplorazione, senza barriere o tabù. La canzone elenca esperienze che vanno dall’LSD alle orge, dall’incontro con Jimi Hendrix all’autostop, fino alla consapevolezza che, nonostante tutto, "un senso non c’è". I versi trasmettono un senso di libertà assoluta, un'energia ribelle che ha caratterizzato l’intera carriera di Patty Pravo. Si tratta di un racconto sincero e senza filtri, dove si alternano immagini visionarie e ricordi nitidi di un’epoca in cui tutto sembrava possibile
“Francesco Bianconi ha fatto un ritratto perfetto – ha rivelato Patty Pravo - della mia vita, dei miei incontri, delle mie avventure e del mio pensiero. Mi sono davvero stupita quando ho letto il testo, mi sono ritrovata in ogni parola. Ho provato tutto è il ritratto della vita di un’artista libera, che ha sempre fatto le sue scelte seguendo esclusivamente il proprio io e senza curarsi delle convenzioni e che è ancora qui, con tutta l’energia e il proprio desiderio di amare, malgrado il disincanto che la vita porta con sé. Una dichiarazione di positività, che è poi il messaggio che voglio trasmettere al pubblico”.
Un’artista la Pravo, che, con quasi sessant’anni di carriera, ha saputo reinventarsi costantemente, esplorando generi musicali diversi e mantenendo intatta la sua cifra stilistica: una voce unica, potente e “aliena”, capace di stravolgere i canoni dell’interpretazione femminile in Italia. La sua personalità anticonformista e inafferrabile l’ha resa un’icona intramontabile. Il concerto prende il nome da questa nuova canzone che descrive proprio il suo invitto istinto mai prono alle convenzioni, ancora pronta a dare energia e sentimento, anche di fronte al disincanto che la vita può portare. Il viaggio nella carriera della Pravo prenderà, però, il via con “Ratatan”, un brano lontano dalle solite ballad, con cui la celebre artista si rimette in gioco. Un divertissement che la Pravo ha voluto incidere per la stagione estiva. La canzone richiama sonorità beat anni ’60 con la chitarra elettrica nella strofa insieme alla classica melodia all’italiana nel ritornello, e un testo costruito su un gioco di parole, uno scioglilingua irriverente e divertente, in un cocktail esplosivo che divertirà il pubblico. “Ratatan” si ispira a colei che ha sempre rappresentato la libertà femminile ed è stata scritta da Marianne Mirage e Andrea Bonomo.
Tra i brani in scaletta Patty regalerà al pubblico anche una selezione dei suoi successi più amati da “La bambola”, “Pensiero stupendo”, “…e dimmi che non vuoi morire” e “Pazza idea” oltre a reinterpretazioni di canzoni di altri artisti come “Il mio canto libero” di e “Un senso”. Definirla una diva è quasi riduttivo: è un’istituzione, una protagonista indiscussa della canzone italiana da quasi sessant’anni. La sua carriera è costellata di successi, di scelte coraggiose, di sperimentazioni musicali che l’hanno portata a esplorare generi diversi, mantenendo sempre una coerenza stilistica e un’identità artistica inconfondibile. La sua evoluzione canora ed estetica è stata costante, permettendole di rimanere sempre attuale e amata dal pubblico di ogni età.
Artista libera e all’avanguardia, Patty Pravo ha stravolto i canoni dell’interpretazione femminile in Italia con la sua voce potente e “aliena”, un timbro unico e inimitabile. La sua personalità inafferrabile, anticonformista e sfrontata l’ha resa un’icona, un modello per intere generazioni di artisti e di fan. Una donna che ha sempre fatto quello che ha voluto, senza compromessi, seguendo il suo istinto musicale e il suo cuore. E noi non possiamo che amarla per questo. Patty Pravo si esibirà in sestetto: due chitarristi si alterneranno tra elettrica, acustica, e mandolino; basso e batteria, più il tastierista, che farà anche da conductor, creando quel tappeto sonoro sul quale si eleverà la voce della divina
Prossimo appuntamento: Il festival internazionale di Mezza Estate celebrerà giovedì 21 agosto, i 200 anni della Fontana dell’Obelisco. A partire dalle ore 18, sarà festa a sorpresa nella piazza centrale del paese di Tagliacozzo. La fontana dell’Obelisco è una struttura monumentale, che si trova al centro della piazza più importante di Tagliacozzo, che in qualche modo ne rappresenta il centro cittadino.La costruzione della nuova fontana e quindi l’ultimazione della piazza avviene nel 1823-25. Da allora la fontana dell’Obelisco diventa il fulcro del paese, trasformando in profondità la piazza che diventa il salotto buono di Tagliacozzo. La fontana una volta terminata diventa da subito una forte attrazione turistica per tutte la persone che vengono a soggiornare nel paese a partire dalla fine dell’Ottocento.
Nel corso del XIX secolo sia la fontana dell’Obelisco che la sua piazza diventano il teatro, per meglio dire il palcoscenico naturale, di tanti avvenimenti avvenuti soprattutto dal 1850 in avanti.
A fine secolo Piazza Obelisco con la relativa fontana dell’Obelisco, rappresentano ancora una volta il centro del paese, e ciò si conferma dai numerosi commenti che riguardano il paese. Da questi commenti emerge un forte entusiasmo verso questa piazza per il connubio di atmosfera, storia, e cucina locale che emergono stando seduti qui o semplicemente passeggiando in Piazza Obelisco. In pratica Piazza obelisco con la sua fontana sono il salotto buono del paese. Ricordiamo il giudizio dato da Federico Zeri, che ha definito la piazza e di riflesso la sua fontana come una delle piazze delle più belle d’Italia.